venerdì 17 febbraio 2017
Effetti della riforma: grafico comparativo bollette elettriche 2015 / 2017
Il grafico sottostante mostra con chiarezza gli effetti della riforma tariffaria in corso (cliccarci sopra per visualizzarlo).
Sulle ascisse è riportato il consumo annuo in kWh, sulle ordinate l'ammontare della bolletta annuale comprensiva di costi fissi, accisa e IVA prendendo come riferimento il prezzo energetico riportato nelle tabelle nazionali del primo trimestre 2015 e 2017 (Fonte: AEEG).
Per entrambe le categorie di contratto D2 e D3, l'effetto voluto dalla riforma è il medesimo: diminuire i costi della bolletta elettrica a chi ha prelievi annui elevati, aumentarli a chi ha prelievi bassi.
Come si può evincere dal grafico il punto di pareggio si situa attorno ai 2700kWh annui per il contratto residente D2 (3kW) e attorno ai 2000kWh annui per il contratto non residente D3 (3kW).
In pratica:
- se siete RESIDENTI e consumate più di 2700kWh annui avrete una bolletta meno salata, se consumate di meno pagherete di più.
- se siete NON RESIDENTI e consumate più di 2000kWh annui avrete una bolletta meno salata, se consumate di meno pagherete di più.
Nota 1: il confronto tra la bolletta 2015 (ante riforma) e bolletta 2017 (riforma in corso) è stato fatto con i prezzi dell'energia elettrica vigenti negli anni considerati. A rigore, per evidenziare unicamente gli effetti della riforma avrei dovuto sterilizzare gli effetti della variazione del prezzo dell'energia (PE), che rispetto al 2015 è diminuito di circa 1 centesimo per kWh. Se avessi quindi applicato al 2017 lo stesso PE vigente nel 2015, le bollette odierne per tutti sarebbero stato leggermente più salate, ma l'effetto "a forchetta" della riforma visibile nel grafico sarebbe stato sostanzialmente il medesimo.
Nota 2: la riforma ha formalmente ridenominato i contratti elettrici domestici:
Contratto D2 = TD residente
Contratto D3 = TD non residente
All'interno del blog per sinteticità si considerino le due diciture equivalenti.
microguru
Sulle ascisse è riportato il consumo annuo in kWh, sulle ordinate l'ammontare della bolletta annuale comprensiva di costi fissi, accisa e IVA prendendo come riferimento il prezzo energetico riportato nelle tabelle nazionali del primo trimestre 2015 e 2017 (Fonte: AEEG).
Per entrambe le categorie di contratto D2 e D3, l'effetto voluto dalla riforma è il medesimo: diminuire i costi della bolletta elettrica a chi ha prelievi annui elevati, aumentarli a chi ha prelievi bassi.
Come si può evincere dal grafico il punto di pareggio si situa attorno ai 2700kWh annui per il contratto residente D2 (3kW) e attorno ai 2000kWh annui per il contratto non residente D3 (3kW).
In pratica:
- se siete RESIDENTI e consumate più di 2700kWh annui avrete una bolletta meno salata, se consumate di meno pagherete di più.
- se siete NON RESIDENTI e consumate più di 2000kWh annui avrete una bolletta meno salata, se consumate di meno pagherete di più.
Nota 1: il confronto tra la bolletta 2015 (ante riforma) e bolletta 2017 (riforma in corso) è stato fatto con i prezzi dell'energia elettrica vigenti negli anni considerati. A rigore, per evidenziare unicamente gli effetti della riforma avrei dovuto sterilizzare gli effetti della variazione del prezzo dell'energia (PE), che rispetto al 2015 è diminuito di circa 1 centesimo per kWh. Se avessi quindi applicato al 2017 lo stesso PE vigente nel 2015, le bollette odierne per tutti sarebbero stato leggermente più salate, ma l'effetto "a forchetta" della riforma visibile nel grafico sarebbe stato sostanzialmente il medesimo.
Nota 2: la riforma ha formalmente ridenominato i contratti elettrici domestici:
Contratto D2 = TD residente
Contratto D3 = TD non residente
All'interno del blog per sinteticità si considerino le due diciture equivalenti.
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