lunedì 3 gennaio 2011

Energia elettrica: analisi della nuova tariffa bioraria

La tariffazione bioraria imposta dall'AEEG nel mercato di tutela si sta velocemente estendendo a tutti i clienti che dispongono del contatore di misura elettronico.
Solo chi dispone ancora del vecchio contatore analogico continuerà a vedersi applicata la tariffazione monoraria.

Questa nuova tariffazione bioraria complica un poco il calcolo del costo di un singolo kWh di energia elettrica perchè ora il costo cambia in funzione dell'ora e del giorno in cui consumiamo l'energia.

A complicare ulteriormente le cose contribuisce il fatto che ora ci troviamo in una fase transitoria in cui il costo in fascia diurna (F1) è superiore del 10% rispetto al costo in fascia serale (F23) ma occorre ricordare che da Gennaio 2012 la tariffazione bioraria andrà a regime e questa differenza toccherà il 24%.
 

Nell'ultimo aggiornamento trimestrale pubblicato da AEEG (ARG/elt 232/10) troviamo quindi ben tre diversi prezzi relativi all'utenza domestica che occorre saper distinguere:

-  Prezzo dell'energia elettrica con tariffazione monoraria (PED Monoraria);
-  Prezzi dell'energia elettrica con tariffazione bioraria transitoria (PED Bioraria Tran) in fascia F1 e F23;
-  Prezzi dell'energia elettrica con tariffazione bioraria a regime (PED Bioraria) in fascia F1 e F23;

Vediamole in dettaglio estratte direttamente dalla delibera AEEG:


Come vedete, la prima riga di ogni tabella è quella di nostro interesse (utenza domestica in bassa tensione).
Per tutto il 2011 nel mercato di tutela verrà applicata come detto la tariffazione bioraria transitoria, dovrete quindi ritrovarvi in bolletta i due valori di prezzo riportati in tabella 3.4.
Lo specchietto seguente riassume le fasce orarie della nuova tariffazione bioraria (nel mercato domestico le fasce F2 ed F3 sono accorpate in un'unica fascia chiamata F23):


E' interessante notare che le tre tabelle dei prezzi mostrate sopra sono legate da una relazione matematica tale da rendere perfettamente equivalenti le tre tariffazioni nel caso particolare in cui i due terzi dei nostri consumi vengano allocati in fascia serale (F23) ed un terzo dei consumi allocati in fascia diurna (F1).

La percentuale precisa di consumi in fascia serale che realizza tale equivalenza si può calcolare con la seguente formula:

% F23 = 100 * (PED_F1 - PED_MONO) / (PED_F1 - PED_F23)  =

100 * (9.562 - 8.983) / (9.562 - 8.693) = 66.6%


In parole povere questo significa che se noi allochiamo almeno il 67% dei consumi in fascia serale (F23), la tariffazione bioraria (sia transitoria che definitiva) ci permette di ottenere un risparmio rispetto alla tariffazione monoraria.

La differenza tra bioraria transitoria e bioraria definitiva consiste nell'entità del risparmio che potremo ottenere, risparmio che sarà ancora più incisivo con la tariffazione bioraria definitiva a regime dal 2012.
Il rovescio della medaglia consiste però nel fatto che se non riusciremo nel 2012 ad allocare almeno il 67% dei consumi in fascia serale subiremo una perdita ancora più marcata rispetto all'attuale fase transitoria.  

La fase transitoria è stata dunque pensata come una sorta di periodo di acclimatamento, utile a darci il tempo di riorganizzare le attività domestiche "energivore" allo scopo di riallocarle in fascia serale/festiva per non farci trovare impreparati quando la severa tariffazione bioraria andrà a regime.

microguru

1 commento:

Anonimo ha detto...

ottimo articolo finalmente si riesce a capire bene !
Si dovrebbe averlo sotto mano ogni volta che arriva una telefonata dai vari gestori telefonici!