sabato 22 gennaio 2011

Energia elettrica: le insidie del pro-quota giorno

Tipicamente nelle delibere e nelle tabelle mostrate sul sito AEEG appaiono i costi dell'energia elettrica suddivisi per scaglioni annuali di consumo.
Per esempio la tabella sotto (tratta dal sito AEEG) mostra i prezzi dell'energia elettrica a Gennaio 2011:


(I prezzi indicati da AEEG non comprendono l'accisa, l'addizionale comunale e l'IVA e dunque non sono direttamente confrontabili con i prezzi pubblicati nella tabella nazionale di questo blog).

Come si vede gli scaglioni di consumo sono rappresentati come scaglioni annuali ma si tratta di una mera semplificazione espositiva che non corrisponde all'effettivo criterio con il quale vengono fatturati i consumi in bolletta.
La stessa AEEG prevede che gli scaglioni vengano calcolati con un criterio denominato pro-quota giorno, descritto nella Delibera nr.156/07 di cui si riporta un estratto:

Vi anticipo che la conseguenza di tale criterio contabile consiste nell'usare di fatto gli scaglioni su base bimestrale invece che su base annuale come ci si aspetterebbe.
La tabella sotto mostra i due diversi approcci al problema:


La prima colonna rappresenta gli scaglioni su base annuale, mentre la seconda colonna rappresenta gli stessi scaglioni ma su base bimestrale (un sesto dello scaglione annuo corrispondente).
E' evidente che i due approcci sono molto diversi ai fini della fatturazione: con il criterio annuale se io consumo 900kWh in un anno posso stare certo che paghero' tutti i kWh consumati al prezzo dell'energia relativo al primo scaglione (cioe' al prezzo piu' basso).

Ma cosa succede se applico il criterio di calcolo degli scaglioni su base bimestrale?
Succede che riesco a pagare il prezzo piu' basso solo se in ciascun bimestre non supero i 150kWh di energia consumata. Se invece in un bimestre consumo piu' di 150kWh, l'energia consumata in eccedenza viene fatturata ai prezzi dello scaglione successivo.
E' evidente quindi che lo scaglionamento bimestrale penalizza chi non riesce a mantenere consumi costanti e uniformi per tutto l'anno. Per esempio chi ha picchi di consumo invernali o estivi elevati si trova a sforare anche il terzo o quarto scaglione finendo col pagare di piu' di chi riesce a distribuire i consumi elettrici in modo omogeneo durante tutto l'arco dell'anno.

All'atto pratico cio' che occorre sapere (e che purtroppo viene spesso sottaciuto) e' che vanno tenuti d'occhio i consumi bimestrali (da una bolletta alla successiva) per essere certi di non superare gli scaglioni di prezzo piu' economici. Osservare solo ed unicamente i consumi annuali e' fuorviante ai fini della previsione dei costi che verranno davvero sostenuti.

In verita' gli scaglioni bimestrali definiti nell'ultima tabella costituiscono una (buona) approssimazione perche' la suddetta normativa del pro-quota giorno prevede un calcolo leggermente piu' complesso per la determinazione degli scaglioni bimestrali da considerare in bolletta.
Supponiamo per esempio che l'intervallo tra una bolletta e la precedente sia di 61 giorni.
Per determinare il primo scaglione bimestrale occorre dividere il primo scaglione annuale per 365, arrotondare il risultato alla terza cifra decimale e moltiplicare per i giorni da fatturare (in questo caso 61gg):
Lo stesso calcolo va ripetuto per i rimanenti scaglioni nel modo seguente:

900kWh / 365gg = 2,466 * 61gg = 150 kWh   (primo scaglione)
1800kWh / 365gg = 4,932 * 61gg = 301 kWh (secondo scaglione)
2640kWh / 365gg = 7,233 * 61gg = 441 kWh  (terzo scaglione)
3540kWh / 365gg = 9,699 * 61gg = 592 kWh  (quarto scaglione)
4440kWh / 365gg = 12,164 * 61gg = 742 kWh (quinto scaglione)

Come vedete le differenze rispetto alla tabella approssimata sono minime (appena 2 kWh) per cui all'atto pratico per calcolare gli scaglioni bimestrali e' sufficiente dividere per 6 i corrispondenti scaglioni annuali canonici.

Per riassumere, cercate di distribuire i vostri consumi energetici nella maniera piu' uniforme possibile nell'arco di tutto l'anno solare perche' solo in questo modo non diverrete vittime del pro-quota giorno.
Al contrario chi durante l'anno necessita di consumare brevi ma intensi picchi di energia finisce col pagare decisamente piu' degli altri.

N.B.: Alcuni fornitori di energia (Enel Energia con E-Light per esempio) applicano il criterio del pro-quota giorno su base mensile invece che su base bimestrale. Questo tipo di fatturazione oltre ad essere discutibile (le bollette sono bimestrali ma la bolletta di conguaglio applica lo scaglionamento su base mensile) penalizza oltremodo gli utenti con consumi non uniformi durante l'anno.

microguru

6 commenti:

Giuseppe Pezzotta ha detto...

Francamente questo metodo di calcolo, pro quota die, mi sembra in contrasto con lo spirito della delibera. Infatti, mentre è comprensibile l'applicazione del pro quota die per le fatture bimestrali di acconto, dovrebbe esserci un conguaglio a fine anno che riporti la tarifficazione su scala annuale, così come previsto dalla delibera. In caso contrario la delibera avrebbe indicato scaglioni bimestrali o giornalieri.
Qual'è l'opinione dell'AEEG al riguardo?
Cordiali saluti

microguru ha detto...

@Giuseppe

La delibera AEEG 156/07 purtroppo lascia poco spazio all'interpretazione: gli scaglioni non vanno calcolati su base annuale come comunemente si crede.
Cio' che e' tuttavia possibile contestare ad AEEG e' la scarsa trasparenza delle tabelle pubblicate riportanti gli scaglioni annuali.
Sotto ogni tabella andrebbe inserita una postilla del tipo: "Gli scaglioni annuali indicati si riferiscono ad un consumo energetico distribuito in modo uniforme durante l'intero anno solare".

Solo in questo caso infatti le tabelle risulterebbero veritiere in quanto gli scaglioni annuali determinerebbero la stessa fatturazione degli scaglioni calcolati su base bimestrale.

Alzando il tiro si potrebbe contestare ad AEEG l'iniquita' della delibera stessa, la quale di fatto subdolamente gonfia le bollette di chi consuma in modo non uniforme.
Purtroppo pero' questo e' un effetto probabilmente voluto: chi ha picchi di consumo stagionali va disincentivato perche' rende piu' complessa (meno prevedibile) la gestione dell'energia a livello aggregato.

Un comportamento piu' facilmente contestabile e' quello di alcune aziende elettriche come ENEL Energia, che pur fatturando con frequenza bimestrale, a fine anno ricalcola a conguaglio gli scaglioni su base mensile (penalizzando ulteriormente l'utente).

A ben vedere questa discutibile pratica potrebbe essere in linea di principio portata all'estremo da qualche azienda elettrica opportunista, arrivando a calcolare gli scaglioni sulla base dei consumi giornalieri (!) grazie alla presenza dei contatori elettronici.

Questa pratica rappresenterebbe un'applicazione "integralista" del meccanismo del pro-quota giorno in quanto penalizzerebbe anche gli utenti con consumi regolari (basta un piccolo sforamento quotidiano per pagare l'energia al prezzo dello scaglione successivo).
La cosa inquietante e' che di fatto l'attuale delibera non pone limiti espliciti al periodo minimo di applicazione del meccanismo del pro-quota giorno.

Insomma, il tema e' complesso e controverso.

:)
microguru

Giuseppe Pezzotta ha detto...

Grazie microguru. Le tue precisazioni mi convincono sempre più che si tratta di una ulteriore escamotage per truffare gli utenti. Tutte le strade sono buone per imbrogliare il prossimo.
Penso infatti che la delibera non sia poi così trasparente. Infatti se così fosse avrebbe fissato scaglioni bimestrali e non annuali, anche con l'escamotage della quota pro-die che di fatto annulla il termine "annuale" con il quale vengono suddivise le fasce di consumo. Da un punto di vista legale credo che indicando il termine annuale l'AEEG indicasse che lo spirito della delibera debba essere interpretato in tal senso. Ma tant'è ... paga sempre pantalone e si aggiungono le beffe al danno. Andrebbe anche considerato che ben difficilmente i mesi invernali possono essere considerati equivalenti ai mesi estivi dal punto di vista dei consumi, anche elettrici....

Andrea ha detto...

Mi sembra difficile credere che non ci sia un conguaglio a fine anno, anche perchè come fa il gestore a sapere con certezza quanto hai consumato a fine bimestre quando la lettura effettiva la fa una o due volte l'anno? L'argomento è interessante, e vale anche per la fornitura del gas metano. Nel caso del gas sono convinto che venga fatto il conguaglio perchè non c'è modo di sapere la cubatura fornita se non con un addetto che effettui manualmente le letture, o con un'autolettura.

Matteo ha detto...

purtroppo è peggio di così.
Se la logica fosse quella descritta consumando 400 kWh in un mese dovresti vedere un bolletta 150 kWh fatturato con il primo scaglione, 150 con il secondo e 100 con il terzo.
Invece vedrai che te ne fatturano 76 nel primo, 76 nel secondo, 71 nel terzo e così via. In pratica il calcolo che fanno è:
Consumo Annuale presunto= consumo mensile/n giorni del mese * 365
Consumo in scaglione x = ampiezza scaglione x/Consumo Annuale presunto * consumo mensile.
Questo algoritmo non è scritto da nessuna parte nella normativa. Io e altri abbiamo richiesto all'autorità dell'energia che l'enel facesse una fattura di conguaglio ma la risposta è stata che è prevista la sola quota pro- giorno, senza verificare come viene applicata.

Matteo ha detto...

Ho rifatto i conti, quadrano con la descrizione del blog. Ho sbagliato i calcoli, scusate.