lunedì 30 settembre 2013

FOTOVOLTAICO: analisi dello Scambio sul posto (SSP 2013)

Vi sono diversi modi per ottenere una remunerazione dell'energia prodotta dal vostro impianto fotovoltaico: Scambio sul posto (SSP), Ritiro dedicato (RID), vendita diretta sul mercato elettrico.

In questo post verra' analizzato lo Scambio sul posto (una convenzione annuale a tacito rinnovo con il GSE, Gestore Servizi Elettrici) proprio perche' permette ad un impianto FV al servizio di un'abitazione di ottenere il miglior rendimento economico possibile.

Il meccanismo dello SSP e' ben descritto nella relazione tecnica pubblicata da AEEG a fine 2012 e che vi invito a leggere attentamente prima di proseguire nella lettura di questo post.

In sintesi il meccanismo SSP permette di immettere in rete il surplus di energia elettrica prodotta che non si riesce ad autoconsumare istantaneamente.
L'energia immessa nell'anno solare viene remunerata dal GSE fino a concorrenza dell'energia prelevata (denominata energia scambiata). La valorizzazione dell'energia immessa eccedente quella prelevata puo' essere a scelta messa a credito per l'anno successivo oppure remunerata dal GSE.
L'energia scambiata ed eccedente vengono valorizzate complessivamente tramite un'unica formula che e' studiata in modo tale da penalizzare chi crea eccedenze, cioe' chi immette piu' energia di quella che preleva dalla rete. 
Per inciso, le bollette energetiche (sul mercato libero o di tutela) continuano ad essere pagate come sempre in rapporto all'energia prelevata.

Di seguito riportiamo la formula chiave dello Scambio sul posto:

CS = min (OE; CEi) + CUSf * ES

CS = valorizzazione dell'energia scambiata in Euro
OE = PUN*kWh_prelevati = valorizzazione dell'energia prelevata al prezzo PUN (Prezzo Unico Nazionale) in Euro
CEi = Pzon*kWh_immessi = valorizzazione dell'energia immessa al prezzo Pzon (Prezzo zonale nel Mercato del Giorno Prima) in Euro
CUSf = rimborso forfettario oneri di sistema in Euro/kWh
ES = energia scambiata in kWh pari a min (kWh_prelevati, kWh_immessi)
min (OE; CEi) = il valore minimo tra OE e CEi
Eccedenze = CEi - OE (in Euro)

Come vedete la formula non e' purtroppo di immediata comprensione e puo' dar luogo a diversi scenari.
Siccome l'obiettivo e' quello di identificare i fattori che permettono di ottenere il rendimento economico piu' elevato, possiamo iniziare a raffinare la formula imponendo di immettere meno energia di quella che si preleva nell'anno solare. In altre parole stabiliamo di non creare eccedenze.

A prescindere infatti dal fatto che le eccedenze vengano messe a credito oppure liquidate dal GSE, esse non beneficiano del secondo termine della formula, dunque ogni kWh eccedente che si immette in rete riduce il rendimento economico.
Se si opta per la liquidazione le eccedenze sono pure fiscalmente rilevanti e soggette dunque a tassazione come 'redditi diversi' (tassate con l'aliquota marginale del proprio imponibile Irpef oltre ad addizionale regionale e comunale).
Produrre eccedenze implica una remunerazione marginale molto bassa, assolutamente antieconomica, dunque da evitare come la peste dimensionando in modo opportuno l'impianto. 

Un altro vincolo importante per non far crollare il rendimento economico consiste nel non scegliere una potenza di impianto superiore a 20kWp (kW di picco) in quanto altrimenti occorre partita IVA e anche l'energia scambiata diviene fiscalmente rilevante.

Imposti i suddetti vincoli di convenienza la formula si semplifica un poco perche' l'energia scambiata e quella immessa vengono a coincidere:

CS = min ( PUN*kWh_prelevati ; Pzon*kWh_immessi*1.051 ) + CUSf * kWh_immessi

Nella formula semplificata si tiene conto anche del fatto che i kWh_immessi nella valorizzazione del primo termine vengono incrementati (a nostro beneficio) delle perdite di rete per immissioni in bassa tensione pari ad un fattore del 5.1% come previsto dalla delibera 175/2012/R/EEL.

Ai fini della ricerca del massimo rendimento economico, il secondo termine della formula appare il piu' interessante, in particolare occorre procedere al calcolo della componente CUSf di cui ci occuperemo in un post dedicato.

I ricavi annui ottenibili dal nostro impianto fotovoltaico non sono costituiti esclusivamente dalla remunerazione del GSE in Conto Scambio (CS) ma occorre valorizzare anche l'autoconsumo, ossia tutta l'energia autoprodotta che si e' in grado di consumare istantaneamente e che si evitera' di pagare in bolletta. Un ulteriore introito annuale e' rappresentato dalla detrazione fiscale del 50% spalmata su 10 anni solari.
Per riassumere, i ricavi annui ottenibili sono la somma di:

- rimborso in Conto Scambio (CS)
- controvalore energia autoconsumata
- detrazione fiscale del 50% in 10 rate annuali.



Nota 1: dal rimborso annuale CS occorre detrarre i costi amministrativi dovuti al GSE, precisamente:
- 15 euro/anno + IVA per ogni impianto di potenza inferiore o uguale a 3 kWp;
- 30 euro/anno + IVA per ogni impianto di potenza superiore a 3 kWp e inferiore o uguale a 20 kWp;
- 45 euro/anno + IVA per ogni impianto di potenza superiore a 20 kWp;

Nota 2: un'altra taglia di impianto economicamente rilevante e' quella con potenza di 6kWp. Di norma infatti se si supera tale potenza viene richiesta da ENEL una connessione trifase (al posto della comune monofase) che comporta un aggravio di costi di impianto.

Nota 3: il regolamento tecnico ufficiale dell'SSP 2013 e' consultabile a questo link.


microguru

4 commenti:

Sacchetti Dario ha detto...

Ciao,

non mi è chiara una cosa del ragionamento.
Quando poni le assunzioni per il calcolo dei fattori per massimizzare l'investimento, asserisce che
"possiamo iniziare a raffinare la formula imponendo di immettere meno energia di quella che si preleva nell'anno solare".

In realtà il massimo guadagno della quota energia (primo termine) del SSP si ottiene quando Cei=Oe. Affinchè cio accada, Ei e Epr dovrebbero essere abbastanza simili (a secondo del delta tra PUN e MGP_Zonale), situazione che massimizza anche la quota servizi del SSP.
Sei d'accordo con l'analisi? se no, perchè?

Inoltre si menziona anche di tarare l'impianto in modo che nn si producano eccedenze. Sono d'accordo. Ma, nel caso vengano remunerate, come e quanto effettivamente arriva in tasca all'utente? Ci sono "fees" da pagare al GSE o accise o qualche balzello che occorre tenere in considerazione?
Esempio: se Cei-Oe=1000 (KWh) e media MGP Zonale è 100(euro/MWh), si potrebbe valutare l'eccedenza come 100Euro per un eventuale business plan?
Questo lo chiedo per poter fare dei calcoli di stime di eventuali eccedenze.

Grazie mille,
ottimo e preciso sito ;-)

Dario

microguru ha detto...

@Dario

>>>"il massimo guadagno della quota energia (primo termine) del SSP si ottiene quando Cei=Oe"

imporre la condizione Cei=Oe e' purtroppo fuorviante perche' non ci garantisce con certezza il massimo CS possibile.
Intendo dire che quella condizione non e' dirimente: in alcuni casi il rendimento sara' ottimale, in altri casi sara' invece subottimale.

E' sufficiente infatti che i prezzi soddisfino la disuguaglianza MGP < 0.95*PUN per determinare casi subottimali di rendimento.

Esempio veloce:
MGP=0.05
PUN=0.06
Per soddisfare l'uguaglianza Cei=Oe devi imporre:

PUN*kWh_p = MGP*kWh_i*1.051
0.06*1000 = 0.05*1141*1.051

cioe' devi imporre i kWh immessi maggiori dei kWh prelevati, il che' realizza una situazione subottimale in quanto sui 141 kWh di differenza non ti verra' pagata la componente CUSf.

Il vero termine dirimente non e' il primo ma e' il secondo, perche' agendo sulle variabili kWh immessi/prelevati puoi riuscire a massimizzare il rendimento di TUTTO il contributo CS e non solo del primo termine.

Per di piu' il secondo termine costituisce la vera polpa di tutto il contributo CS arrivando a costituirne il 70-80%, motivo in piu' per focalizzarsi su di esso nella ricerca del massimo rendimento economico (vedi post specifico sul CUSf).

Le eccedenze andrebbero sempre evitate perche' ogni kWh di eccedenza verra' pagata applicando un modello approssimato circa MGP*(kWh_i-kWh_p), tassato secondo il tuo scaglione IRPEF piu' alto , oltre ad addizionale comunale e regionale.
In pratica ogni kWh di eccedenza viene di fatto quasi regalato al GSE.

:)
microguru

nessuno ha detto...

premetto di non aver capito bene lo scambio sul posto. senza entrare nei dettagli della formula, e prendendo ad esempio i miei dati del mese di settembre 2014, come devo cercare di capire il funzionamento?
prelevati kw 146
immessi kw 203
avrò un "ristoro" sui 146 kw a circa 0,14 centesimi, e la differenza sarà un eccedenza?
anche nel mese di ottobre l'andamento è quasi simile. leggo che le eccedenze sono una "peste", ma come fare per evitarle. l'autoconsumo si cerca di sfruttarlo al massimo... grazie.

microguru ha detto...

@nessuno

purtroppo il meccanismo SSP è molto complesso, sono stati necessari ben 8 post per riuscire a descriverlo in ogni dettaglio.
Il meccanismo delle eccedenze è descritto in questo post:
http://macchinadeisoldi.blogspot.it/2013/12/fotovoltaico-calcoliamo-il-valore-delle.html

Hai detto tutto giusto, stai purtroppo accumulando eccedenze (57kWh nel mese di Settembre) che ti verranno pagate (usando la formula approssimata) al prezzo zonale Pzon 57*0.04 = 2.30 Euro.
Su questa cifra dovrai pagarci pure IRPEF e addizionali per cui di fatto le eccedenze le stai purtroppo regalando.

I 146kWh scambiati con la rete invece ti fruttano anche la componente CUSf, componente che non ti viene riconosciuta con le eccedenze.

In breve le eccedenze subiscono una doppia mazzata: non maturano la componente CUSf e devi anche pagarci IRPEF,addizionali regionali e comunali.

Se hai in previsione di aumentare i tuoi consumi famigliari (per necessità indipendenti) allora puoi decidere di mettere a credito le eccedenze per poterle consumare nei prossimi mesi.
In alternativa puoi solo cercare di aumentare ulteriormente l'autoconsumo, vedi il post seguente:
http://macchinadeisoldi.blogspot.it/2013/10/fotovoltaico-analisi-dellautoconsumo-di.html

La morale è che l'impianto è leggermente sovradimensionato rispetto alle tue esigenze attuali e ne stai pagando le conseguenze: tutto ciò che produci in eccesso ti costringono di fatto a regalarlo a meno che non ti inventi un modo per autoconsumarlo in modo intelligente.

:)
microguru