giovedì 17 ottobre 2013

FOTOVOLTAICO: analisi dell'autoconsumo di un impianto domestico

Per autoconsumo si intende l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico ed immediatamente consumata dai propri elettrodomestici. Si tratta di energia non prelevata dalla rete e dunque non fatturata in bolletta.

Questo significa che l'autoconsumo rappresenta la fonte di introito piu' proficua di un investimento fotovoltaico perche' ci permette di recuperare anche iva e accisa, componenti che lo Scambio sul posto non rimborsa.

Un altro effetto positivo dell'autoconsumo consiste nel mitigare l'aggravio del pro-quota giorno: piccoli sforamenti negli scaglioni piu' elevati dovuti al meccanismo del pro-quota giorno possono essere scongiurati grazie all'autoconsumo diurno.

Per riuscire a valutare i ricavi da autoconsumo puo' essere utile analizzare la propria bolletta energetica.
I consumi effettuati in fascia oraria F1 possono rappresentare un indicatore della quota di autoconsumo che si potra' ottenere una volta installato l'impianto.

Appare certamente curioso il fatto che fino ad ora abbiamo sempre definito comportamento virtuoso l'allocazione dei consumi in fascia F23 allo scopo di ridurre i costi energetici. La presenza di un impianto fotovoltaico rende necessario correggere tale comportamento ribilanciando i consumi in fascia F1 onde massimizzare l'autoconsumo.

Lo stile di consumo di un utente fotovoltaico virtuoso puo' essere descritto con due semplici regole:

a) cercare di allocare i consumi programmabili nelle giornate soleggiate (lavatrice, lavastoviglie, aspirapolvere, ferro da stiro, condizionatore, forno elettrico, ecc.)
b) in carenza di sole differire i consumi programmabili in fascia F23 (dopo le 19 feriali oppure nel weekend)


Realisticamente, soprattutto per le famiglie che lavorano fuori casa durante il giorno, sara' impegnativo raggiungere una quota di autoconsumo del 30-35%. Ai fini della stima del rendimento economico di un impianto appare opportuno stimare una quota di autoconsumo conservativa attorno al 20%.

Questo significa che se i consumi annui pre-impianto si aggirano sui 3000kWh possiamo stimare, con impianto operativo, un futuro prelievo dalla rete di 2400kWh e un autoconsumo di 600kWh.

Ma come valorizzare questi kWh autoconsumati?
Per farlo in modo preciso occorre recuperare le bollette energetiche dell'ultimo anno e per ogni bimestre individuare il 20% dei consumi fatturati negli scaglioni piu' alti. Grazie all'autoconsumo questi consumi non verranno piu' addebitati.

Prendiamo ad esempio la bolletta D2 del mercato di tutela gia' vista nel post del pro-quota giorno:


Per effetto del pro-quota giorno i 453kWh consumati nel bimestre da questo utente sono stati allocati in diversi scaglioni.
Con un impianto fotovoltaico adeguatamente dimensionato questo utente potrebbe autoconsumare almeno il 20% dei propri consumi pari a 90kWh bimestrali riuscendo a risparmiare:

19kWh * 0.33 Euro/kWh = 6.27 Euro (prezzo fascia F1, terzo scaglione)
71kWh * 0.23 Euro/kWh = 16.33 Euro (prezzo fascia F1, secondo scaglione)

Grazie all'autoconsumo il pro-quota giorno viene in questo caso di fatto neutralizzato, con un risparmio effettivo di 22.6 Euro a bimestre (prezzi Luglio 2013).
Ripetendo questa procedura per le restanti bollette e' possibile stimare il ricavo da autoconsumo del nostro futuro impianto fotovoltaico. Ai fini del business plan che faremo nel prossimo post assumiamo un risparmio similare nei restanti bimestri stimando dunque un ricavo da autoconsumo di 22.6*6 = 135 Euro/anno.

Qualcuno si potrà chiedere quale sia il guadagno differenziale di un kWh autoconsumato rispetto ad un kWh immesso in rete (e dunque remunerato dal GSE). Abbiamo evidenziato che la formula SSP rimborsa l'energia elettrica immessa in rete esclusa accisa e IVA. Per chi consuma più di 4440kWh annui l'accisa vale 0.0227 Euro/kWh cui si somma l'IVA al 10% per un totale di 2.5 cent/kWh. Occorre inoltre considerare l'IVA risparmiata sulla componente energia, stimabile in circa 0.5 cent/kWh.
Per questi utenti dunque ogni kWh autoconsumato permette un guadagno differenziale di circa 3 cents rispetto all'immissione in rete remunerata dal GSE.
Da notare che nella fascia 2640-4440kWh il guadagno da autoconsumo rispetto all'immissione in rete quasi raddoppia raggiungendo i 5.5 cents per ogni kWh autoconsumato.  

microguru

1 commento:

moduli fotovoltaici ha detto...

L'autoconsumo è una delle caratteristiche migliori del fotovoltaico.